il pensiero di Carl Marx
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GENERALISSIMO
RAS
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il pensiero di Carl Marx
...sui NEGRI :
,,Mi lascia darvi unesempio della dialetica del Signor Proudhon.
La libertà e la schiavitù costituiscono unantagonismo. Non cè nessuna necessità di parlare sugli aspetti buoni o mali della libertà. Quanto alla schiavitù, non cè nessun bisogn di parlare sugli aspetti mali. Lunica cosa che bisogna spiagazione è la parte buona della sciavitù. Non mi riferisco alla servitù indiretta, la schiavitù del proletario; mi riferisco alleschiavitù diretta, alla schiavitù dei neri in Suriname, in Brasile, nelle regione del Sud dellAmeria del Nord.
La schiavitù diretta è il pivot sopra il quale nostro industrialismo quotidiano fa girare il machinaio, il credito, ecc. Senza la schiavitù non ci sarebbe nessuno cotone, senza cotone non ci sarebbe nessuna industria moderna. <<<È la schiavitù che da valore alle colonie, furono le colonie che hanno creato il comercio mondiale, e il comercio mondiale è la condizione necessaria per lindustria di macchina in grande scala.>>> Così, prima del comercio di schiavi, le colonie hanno spedito pocchi prodotti al Vecchio Mondo, e non hanno cambiato visibilmente la face del mondo. <<>> Senza schiavitù, lAmerica del Nord, la nazione più progressista, si sarebbe trasformata in un paese patriarcale. Appena metti fuori lAmerica del Nord dalla carta, e non incontrerai anarchia, la putrefazione completa del comercio e della civilizzazione moderna. Ma abolire la schiavitù sarebbe spazzare lAmerica del Nord fuori dalla carta. Come categoria economica, la schiavitù sempre esiste in tutte le nazioni dallinizio del mondo. Tutto quanto le nazioni moderne hanno conseguito è truccare la schiavitù in casa ed importarla al Nuovo Mondo. Doppo queste riflessioni sulla schiavitù, che cosa farà il buon Signor Proudhon? Cercherà la sintesi tra la libertà e la schiavitù, il vero camino dorato, in altre parole, lequilibrio tra la schiavitù e la libertà."
Lettera di Karl Marx a Pavel Vasilyevich Annenkov, Parigi
Scritta il 28 dicembre 1846 Rue dOrleans, 42, Faubourg Namur.
Fonte: Marx Engels Collected Works, vol. 38, p. 95
Casa editrice: International Publishers (1975)
Prima publicazione: completa nelloriginale in francese in M.M. Stasyulevich i yego sovremenniki v ikh perepiske, Vol III, 1912
alla faccia dell'uguaglianza !!!
,,Mi lascia darvi unesempio della dialetica del Signor Proudhon.
La libertà e la schiavitù costituiscono unantagonismo. Non cè nessuna necessità di parlare sugli aspetti buoni o mali della libertà. Quanto alla schiavitù, non cè nessun bisogn di parlare sugli aspetti mali. Lunica cosa che bisogna spiagazione è la parte buona della sciavitù. Non mi riferisco alla servitù indiretta, la schiavitù del proletario; mi riferisco alleschiavitù diretta, alla schiavitù dei neri in Suriname, in Brasile, nelle regione del Sud dellAmeria del Nord.
La schiavitù diretta è il pivot sopra il quale nostro industrialismo quotidiano fa girare il machinaio, il credito, ecc. Senza la schiavitù non ci sarebbe nessuno cotone, senza cotone non ci sarebbe nessuna industria moderna. <<<È la schiavitù che da valore alle colonie, furono le colonie che hanno creato il comercio mondiale, e il comercio mondiale è la condizione necessaria per lindustria di macchina in grande scala.>>> Così, prima del comercio di schiavi, le colonie hanno spedito pocchi prodotti al Vecchio Mondo, e non hanno cambiato visibilmente la face del mondo. <<>> Senza schiavitù, lAmerica del Nord, la nazione più progressista, si sarebbe trasformata in un paese patriarcale. Appena metti fuori lAmerica del Nord dalla carta, e non incontrerai anarchia, la putrefazione completa del comercio e della civilizzazione moderna. Ma abolire la schiavitù sarebbe spazzare lAmerica del Nord fuori dalla carta. Come categoria economica, la schiavitù sempre esiste in tutte le nazioni dallinizio del mondo. Tutto quanto le nazioni moderne hanno conseguito è truccare la schiavitù in casa ed importarla al Nuovo Mondo. Doppo queste riflessioni sulla schiavitù, che cosa farà il buon Signor Proudhon? Cercherà la sintesi tra la libertà e la schiavitù, il vero camino dorato, in altre parole, lequilibrio tra la schiavitù e la libertà."
Lettera di Karl Marx a Pavel Vasilyevich Annenkov, Parigi
Scritta il 28 dicembre 1846 Rue dOrleans, 42, Faubourg Namur.
Fonte: Marx Engels Collected Works, vol. 38, p. 95
Casa editrice: International Publishers (1975)
Prima publicazione: completa nelloriginale in francese in M.M. Stasyulevich i yego sovremenniki v ikh perepiske, Vol III, 1912
alla faccia dell'uguaglianza !!!
RAS- Compagno
- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 14.11.07
Re: il pensiero di Carl Marx
ma che cazzo è preso da un sito di chiesofili ma che cavolo di siti frequenti maledetto fascista arcaico credente
Re: il pensiero di Carl Marx
ras come fai a conciliare fascismo e fede?
mussolini era un bestemmiatore anticlericale e aveva siglato i patti solo per convenienza ma di fatto il fascismo cercava di sostituirsi alla fede cattolica
hitler diceva "non capisco il duce, io al suo posto entrerei in vaticano e metterei agli arresti il papa i nobili e tutta la combriccola"
mussolini era un bestemmiatore anticlericale e aveva siglato i patti solo per convenienza ma di fatto il fascismo cercava di sostituirsi alla fede cattolica
hitler diceva "non capisco il duce, io al suo posto entrerei in vaticano e metterei agli arresti il papa i nobili e tutta la combriccola"
arturobandini- Compagno
- Numero di messaggi : 33
Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: il pensiero di Carl Marx
bè si lui personalmente non era credente ma gli faceva comodo tenersi il clero vicinoarturobandini ha scritto:ras come fai a conciliare fascismo e fede?
mussolini era un bestemmiatore anticlericale e aveva siglato i patti solo per convenienza ma di fatto il fascismo cercava di sostituirsi alla fede cattolica
hitler diceva "non capisco il duce, io al suo posto entrerei in vaticano e metterei agli arresti il papa i nobili e tutta la combriccola"
mi pare siano stati i fascisti a sfruttare padre pio e montargli la figura iniziale
Re: il pensiero di Carl Marx
per me il fascismo è culto dell' individuo che emerge sulla massa e non ha bisogno di appigli morali o di fede al di fuori di sè.
Credo che è impossibile imporre alle masse un ideale perchè le masse tendono alla facilità, al tornaconto, al compromesso. Gli ideali si possono imporre solo a se stessi e in questo senso fascismo e comunismo sono utopie perchè credono nella possibilità che l' uomo-massa anteponga gli ideali alla facilità.
Essere fascisti significa essere i fascisti di sè stessi, essere l' ebreo e il kapò di sè
Credo che è impossibile imporre alle masse un ideale perchè le masse tendono alla facilità, al tornaconto, al compromesso. Gli ideali si possono imporre solo a se stessi e in questo senso fascismo e comunismo sono utopie perchè credono nella possibilità che l' uomo-massa anteponga gli ideali alla facilità.
Essere fascisti significa essere i fascisti di sè stessi, essere l' ebreo e il kapò di sè
arturobandini- Compagno
- Numero di messaggi : 33
Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: il pensiero di Carl Marx
beh in effetti me lo sono sempre chiesto anche io come faccia un fascista convinto ad esser anche cattolico convinto ...
Palmiro Togliatti- Compagno
- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 16.11.07
Re: il pensiero di Carl Marx
io mi sono sempre chiesto perchè le zecche non restano sui cani...
RAS- Compagno
- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 14.11.07
Re: il pensiero di Carl Marx
ma sei mongolo? Arturo è camerata come te rispondigli seriamente lui non è credente ed è fascistaRAS ha scritto:io mi sono sempre chiesto perchè le zecche non restano sui cani...
Re: il pensiero di Carl Marx
GENERALISSIMO ha scritto:ma sei mongolo? Arturo è camerata come te rispondigli seriamente lui non è credente ed è fascistaRAS ha scritto:io mi sono sempre chiesto perchè le zecche non restano sui cani...
Ma dai!! Perchè lo riveli!!! Mi stavo divertendo troppo!!
oktyabrskaya- Compagno
- Numero di messaggi : 12
Data d'iscrizione : 15.11.07
Re: il pensiero di Carl Marx
vado a reclutare un pò di fasci per il forum....fatemi divertire un pò ...dai...
oktyabrskaya- Compagno
- Numero di messaggi : 12
Data d'iscrizione : 15.11.07
Re: il pensiero di Carl Marx
già ce ne sono abbastanza recluta qualke compagno piuttostooktyabrskaya ha scritto:vado a reclutare un pò di fasci per il forum....fatemi divertire un pò ...dai...
Re: il pensiero di Carl Marx
GENERALISSIMO ha scritto:ma sei mongolo? Arturo è camerata come te rispondigli seriamente lui non è credente ed è fascistaRAS ha scritto:io mi sono sempre chiesto perchè le zecche non restano sui cani...
mi sà che sei te il mongolo , Arturo non è camerata come me...
RAS- Compagno
- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 14.11.07
Re: il pensiero di Carl Marx
ma se addirittura andava in giro vestito in camicia neraRAS ha scritto:
mi sà che sei te il mongolo , Arturo non è camerata come me...
arturo diglielo tu che dicesti l'altra volta
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