ma il patto di non aggressione??
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arturobandini- Compagno
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Re: ma il patto di non aggressione??
Il giorno in cui Stalin ed Hitler si spartirono la Polonia
L'anniversario dimenticato. Nessuno lo ricorda, ma due settimane dopo il Reich si mise in moto anche l'Urss. Il 17 settembre 1939 l'Armata Rossa travolse i confini orientali e come prima cosa regalò ai forni tedeschi gli ebrei detenuti nei gulag.....
Il 17 settembre 1939 è una data da ricordare, specie in Italia, dove l'egemonia degli apparati comunisti e filocomunisti l'ha a lungo cancellata.
In un libro di Gianni Corbi ("Togliatti a Mosca") c'è l'ennesimo esempio di cronologia storica col buco. Eccola: "23 agosto 1939, firma del patto tedesco-sovietico di non aggressione; 1° settembre, Hitler invade la Polonia; 3 settembre, inizia la Seconda guerra mondiale; 28 settembre, firma del trattato d'amicizia tedesco-sovietico con la nuova delimitazione dei confini".
Il 17 settembre, per il libro di Corbi, editore Rizzoli, non era successo niente.
Invece no, il 17 settembre accadde uno dei misfatti previsti dalle clausole segrete del patto Ribbentrop-Molotov: l'invasione sovietica della Polonia, tanto più squallida e vile perché la popolazione credette o fu indotta a credere che l'Armata rossa interveniva per opporsi alla Wehrmacht.
Fatto è che Hitler e Stalin, a coronamento del nazicomunismo, s'erano spartiti d'amore e d'accordo, metà per uno, quella nazione appena rinata, facendosi anche inauditi ed originali doni. Stalin, ad esempio, neppure richiesto, spontaneamente, a mo' di grazioso presente, consegnò al Führer, ai suoi lager ed alle sue camere a gas tutti gli israeliti già prigionieri nelle carceri russe o nei Gulag. L'attuale feroce antisemitismo di sinistra, insomma, ha precedenti notevoli e autorevoli nella storia comunista.
Per tutta la durata del patto Ribbentrop- Molotov (agosto 1939 - giugno 1941), la Polonia fu il terreno di collaborazioni e di scambi tra Urss e Terzo Reich. Attraverso la Polonia giungeva il carburante sovietico per i tanks e gli aerei della Luftwaffe e, in direzione contraria, viaggiavano i macchinari tedeschi destinati all'Urss.
Lo spazio vitale
Il 17 settembre 1939 sarà anche una data spiacevole da ricordare per i comunisti, ma ciò non toglie che sia ben degna di memoria e di approfondimenti. A parte la contiguità geografica, c'erano motivazioni precise e sedimentate per dispiegare tanta violenza proprio contro la Polonia. Hitler progettava non solo l'espansione territoriale verso Est (lo spazio vitale), ma anche la reintroduzione della schiavitù con l'utilizzo della forza-lavoro polacca in un sistema economico-concentrazionario ad imitazione del Gulag sovietico. Gli slavi, infatti, nella scala razziale inventata dai nazisti si trovavano un gradino appena sopra gli ebrei, rimanendo, comunque, sotto-uomini ("Untermenschen"), ergo naturalmente e letteralmente schiavi e da sfruttare come tali. Stalin, da parte sua, oltre lo spazio vitale del realsocialismo in un solo Paese, doveva vendicarsi e cancellare la sua personale responsabilità nella umiliante sconfitta dell'agosto 1920.
Il miracolo del Ferragosto '20
Nel 1920, si stava realizzando la attesa, profetizzata rivoluzione permanente comunista, a cominciare dall'Europa industrializzata: l'Armata rossa era giunta di slancio alle porte di Varsavia e i sovversivi tedeschi, francesi, italiani, etc. erano pronti all'ora x. Travolta Varsavia, Berlino era ad un tiro di schioppo e nessuno avrebbe potuto fermare - come allora la chiamarono - la peste rossa. Sembrava fatta e i giornali inglesi del 12 agosto 1920 diedero la capitale polacca già nelle mani del generale sovietico Mikhail Tukhacevskij.
Avvenne, però, un miracolo. Un errore madornale di Stalin, allora commissario politico del fronte occidentale, fece sì che l'esercito polacco, galvanizzato dal generale Jozef Pilsudski, riuscisse non solo a bloccare ma addirittura a mettere in fuga rovinosa l'Armata rossa. Pilsudski, con la vittoria del 15 agosto 1920, aveva salvato la civiltà occidentale - per questo anch'egli è pressoché ignorato in Italia -, grazie anche alla paranoia del georgiano, che incautamente distolse truppe dal fronte polacco, nel tentativo di far sollevare anche la Jugoslavia. Dopo aver fatto ammazzare, nel 1937, l'innocente Tuchacevskij, pericoloso testimone della follia del 1920, Stalin ebbe sempre l'ossessione di rifarsi sul Paese, che lo aveva mostrato in tutta la sua mediocrità agli occhi di Lenin e di Trockij.
Gli imbecilli di Monaco
Tuttavia, sia Hitler, sia Stalin, s'erano adattati alla possibilità di tempi medio-lunghi, tanto vero che nella prima metà degli anni Trenta stipularono con la Polonia patti di non aggressione: nel 1932 l'Urss, nel 1934 il Terzo Reich. Fu l'atteggiamento, fiacco, acquiescente e complice, delle potenze europee, culminato nel patto di Monaco di Baviera (29-30 settembre 1938) a stimolare le brame dei due stati totalitari.
L'Europa di Monaco '38, purtroppo, somiglia sinistramente a quella pacifista e dialogante di oggi, infingarda, ipocrita, filoaraba e antisemita [...].
Fatto è che, incoraggiata dagli europei pavidi e dialoganti, all'inizio del 1939 la diplomazia tedesca comincia a esigere l'annessione di Danzica, nonché a pretendere di costruire un'autostrada extraterritoriale attraverso la Pomerania polacca.
Finalmente, Gran Bretagna e Francia, ma è tardi, dopo aver sacrificato l'Austria e la Cecoslovacchia, aprono gli occhi e si schierano decisamente a fianco della Polonia. Allora - va pur rimarcato - continuarono a sfilare per le strade cortei di comunisti, mascalzoni, idioti e quinte colonne, con lo slogan "Non vogliamo morire per Danzica". Invece morimmo e come se morimmo, a milioni, anche grazie a questi "pacifisti" portatori di morte.
Togliatti e il nazicomunismo
Con la presa di posizione di Gran Bretagna e Francia, il Terzo Reich comunque, era finalmente isolato. A questo punto Stalin, dopo aver giocato su due tavoli, pensò che il massimo vantaggio lo avrebbe conseguito sostenendo i progetti di Hitler. Il 23 agosto '39, fu stipulato il patto Ribbentrop-Molotov, evento esiziale per l'Europa, ma importante perché segnò, in vario modo ma irreversibilmente, la fine di ogni residua credibilità politica e morale del comunismo e dei comunisti.
Il nostro Palmiro Togliatti, ad esempio, sempre in linea con Stalin, quindi anche col patto scellerato del 1939, coprì d'eterna vergogna se stesso e il suo partito spiegando l'origine della Seconda guerra mondiale in perfetta chiave nazicomunista: "Firmato il patto di non aggressione tra l'Urss e la Germania, l'imperialismo inglese e l'imperialismo francese si gettarono addosso al loro rivale tedesco e incominciò la guerra... Doveva oramai esser ben chiaro, infine, che invece di prestar fede e lasciarsi influenzare dalla propaganda di guerra degli imperialisti inglesi e francesi e dei loro servitori socialdemocratici, che presentano la guerra come una guerra per la libertà e contro il fascismo, noi dovevamo porre in luce in modo particolare le responsabilità particolari e dirette delle classi dirigenti e reazionarie dell'Inghilterra e della Francia, che hanno agito come provocatori e fautori di guerra...".
Ci voleva la fantasia di un tirapidiedi di Stalin, come il nostro Togliatti, per dipingere Hitler nelle vesti di un innocente agnellino proditoriamente aggredito da inglesi e francesi, provocatori e guerrafondai!
Le due invasioni
Il primo settembre 1939, la Germania senza dichiarare guerra attaccò la Polonia. Il 17 settembre, l'Armata Rossa senza dichiarazione di guerra invase i territori polacchi sino al fiume Bug, come stabilito dal patto scellerato. A fine settembre, Molotov annunciò soddisfatto: "La Polonia ha cessato di esistere", aggiungendo, utilizzando il lessico nazionalsocialista, che quel Paese altro non era se non "il bastardo di Versailles".
Nella Polonia occupata dai sovietici, entrò subito in azione la famigerata polizia segreta (Nkvd), che stilò dettagliati elenchi delle persone da deportare preventivamente: membri dei partiti nazionali, borghesi, menscevichi, anarchici, trotzkisti, funzionari di polizia, gendarmeria, guardie carcerarie, ufficiali bianchi, specie gli ufficiali del 1920, giudici dei tribunali militari polacchi e lituani, ex comunisti o espulsi dal Pc, stranieri, rappresentanti di ditte straniere, persone in contatto di lavoro all'estero, personale della Croce rossa, intellettuali non comunisti, preti, suore, iscritti ad associazioni religiose, aristocratici, proprietari terrieri, commercianti, industriali, imprenditori, etc. etc. Il delirio persecutorio giunse a far inserire nell'elenco delle persone pericolose i cultori dell'esperanto e gli appassionati di filatelia.
Dopo il 28 settembre, con l'accordo Stalin-Hitler sulla cosiddetta "frontiera della pace", il territorio polacco fu suddiviso in tre parti: l'Oriente annesso all'Unione sovietica; l'Occidente al Terzo Reich; la striscia tra Varsavia e Cracovia, chiamata Gubernia Generale, affidata al governatore tedesco Hans Frank, il quale prescelse come residenza il castello Wawel, storica sede dei re polacchi. Frank si rivelerà uno dei più bestiali criminali nazisti. L'indipendenza della Polonia era durata appena vent'anni. La cattività sotto il nazismo per quanto atroce - oltre sei milioni di morti - durò poco. Quella sotto il comunismo, tra fucilazioni, carcere, stato di polizia, miseria e fame, andò avanti per cinquanta interminabili anni. La Polonia rinascerà nel giugno del 1989
L'anniversario dimenticato. Nessuno lo ricorda, ma due settimane dopo il Reich si mise in moto anche l'Urss. Il 17 settembre 1939 l'Armata Rossa travolse i confini orientali e come prima cosa regalò ai forni tedeschi gli ebrei detenuti nei gulag.....
Il 17 settembre 1939 è una data da ricordare, specie in Italia, dove l'egemonia degli apparati comunisti e filocomunisti l'ha a lungo cancellata.
In un libro di Gianni Corbi ("Togliatti a Mosca") c'è l'ennesimo esempio di cronologia storica col buco. Eccola: "23 agosto 1939, firma del patto tedesco-sovietico di non aggressione; 1° settembre, Hitler invade la Polonia; 3 settembre, inizia la Seconda guerra mondiale; 28 settembre, firma del trattato d'amicizia tedesco-sovietico con la nuova delimitazione dei confini".
Il 17 settembre, per il libro di Corbi, editore Rizzoli, non era successo niente.
Invece no, il 17 settembre accadde uno dei misfatti previsti dalle clausole segrete del patto Ribbentrop-Molotov: l'invasione sovietica della Polonia, tanto più squallida e vile perché la popolazione credette o fu indotta a credere che l'Armata rossa interveniva per opporsi alla Wehrmacht.
Fatto è che Hitler e Stalin, a coronamento del nazicomunismo, s'erano spartiti d'amore e d'accordo, metà per uno, quella nazione appena rinata, facendosi anche inauditi ed originali doni. Stalin, ad esempio, neppure richiesto, spontaneamente, a mo' di grazioso presente, consegnò al Führer, ai suoi lager ed alle sue camere a gas tutti gli israeliti già prigionieri nelle carceri russe o nei Gulag. L'attuale feroce antisemitismo di sinistra, insomma, ha precedenti notevoli e autorevoli nella storia comunista.
Per tutta la durata del patto Ribbentrop- Molotov (agosto 1939 - giugno 1941), la Polonia fu il terreno di collaborazioni e di scambi tra Urss e Terzo Reich. Attraverso la Polonia giungeva il carburante sovietico per i tanks e gli aerei della Luftwaffe e, in direzione contraria, viaggiavano i macchinari tedeschi destinati all'Urss.
Lo spazio vitale
Il 17 settembre 1939 sarà anche una data spiacevole da ricordare per i comunisti, ma ciò non toglie che sia ben degna di memoria e di approfondimenti. A parte la contiguità geografica, c'erano motivazioni precise e sedimentate per dispiegare tanta violenza proprio contro la Polonia. Hitler progettava non solo l'espansione territoriale verso Est (lo spazio vitale), ma anche la reintroduzione della schiavitù con l'utilizzo della forza-lavoro polacca in un sistema economico-concentrazionario ad imitazione del Gulag sovietico. Gli slavi, infatti, nella scala razziale inventata dai nazisti si trovavano un gradino appena sopra gli ebrei, rimanendo, comunque, sotto-uomini ("Untermenschen"), ergo naturalmente e letteralmente schiavi e da sfruttare come tali. Stalin, da parte sua, oltre lo spazio vitale del realsocialismo in un solo Paese, doveva vendicarsi e cancellare la sua personale responsabilità nella umiliante sconfitta dell'agosto 1920.
Il miracolo del Ferragosto '20
Nel 1920, si stava realizzando la attesa, profetizzata rivoluzione permanente comunista, a cominciare dall'Europa industrializzata: l'Armata rossa era giunta di slancio alle porte di Varsavia e i sovversivi tedeschi, francesi, italiani, etc. erano pronti all'ora x. Travolta Varsavia, Berlino era ad un tiro di schioppo e nessuno avrebbe potuto fermare - come allora la chiamarono - la peste rossa. Sembrava fatta e i giornali inglesi del 12 agosto 1920 diedero la capitale polacca già nelle mani del generale sovietico Mikhail Tukhacevskij.
Avvenne, però, un miracolo. Un errore madornale di Stalin, allora commissario politico del fronte occidentale, fece sì che l'esercito polacco, galvanizzato dal generale Jozef Pilsudski, riuscisse non solo a bloccare ma addirittura a mettere in fuga rovinosa l'Armata rossa. Pilsudski, con la vittoria del 15 agosto 1920, aveva salvato la civiltà occidentale - per questo anch'egli è pressoché ignorato in Italia -, grazie anche alla paranoia del georgiano, che incautamente distolse truppe dal fronte polacco, nel tentativo di far sollevare anche la Jugoslavia. Dopo aver fatto ammazzare, nel 1937, l'innocente Tuchacevskij, pericoloso testimone della follia del 1920, Stalin ebbe sempre l'ossessione di rifarsi sul Paese, che lo aveva mostrato in tutta la sua mediocrità agli occhi di Lenin e di Trockij.
Gli imbecilli di Monaco
Tuttavia, sia Hitler, sia Stalin, s'erano adattati alla possibilità di tempi medio-lunghi, tanto vero che nella prima metà degli anni Trenta stipularono con la Polonia patti di non aggressione: nel 1932 l'Urss, nel 1934 il Terzo Reich. Fu l'atteggiamento, fiacco, acquiescente e complice, delle potenze europee, culminato nel patto di Monaco di Baviera (29-30 settembre 1938) a stimolare le brame dei due stati totalitari.
L'Europa di Monaco '38, purtroppo, somiglia sinistramente a quella pacifista e dialogante di oggi, infingarda, ipocrita, filoaraba e antisemita [...].
Fatto è che, incoraggiata dagli europei pavidi e dialoganti, all'inizio del 1939 la diplomazia tedesca comincia a esigere l'annessione di Danzica, nonché a pretendere di costruire un'autostrada extraterritoriale attraverso la Pomerania polacca.
Finalmente, Gran Bretagna e Francia, ma è tardi, dopo aver sacrificato l'Austria e la Cecoslovacchia, aprono gli occhi e si schierano decisamente a fianco della Polonia. Allora - va pur rimarcato - continuarono a sfilare per le strade cortei di comunisti, mascalzoni, idioti e quinte colonne, con lo slogan "Non vogliamo morire per Danzica". Invece morimmo e come se morimmo, a milioni, anche grazie a questi "pacifisti" portatori di morte.
Togliatti e il nazicomunismo
Con la presa di posizione di Gran Bretagna e Francia, il Terzo Reich comunque, era finalmente isolato. A questo punto Stalin, dopo aver giocato su due tavoli, pensò che il massimo vantaggio lo avrebbe conseguito sostenendo i progetti di Hitler. Il 23 agosto '39, fu stipulato il patto Ribbentrop-Molotov, evento esiziale per l'Europa, ma importante perché segnò, in vario modo ma irreversibilmente, la fine di ogni residua credibilità politica e morale del comunismo e dei comunisti.
Il nostro Palmiro Togliatti, ad esempio, sempre in linea con Stalin, quindi anche col patto scellerato del 1939, coprì d'eterna vergogna se stesso e il suo partito spiegando l'origine della Seconda guerra mondiale in perfetta chiave nazicomunista: "Firmato il patto di non aggressione tra l'Urss e la Germania, l'imperialismo inglese e l'imperialismo francese si gettarono addosso al loro rivale tedesco e incominciò la guerra... Doveva oramai esser ben chiaro, infine, che invece di prestar fede e lasciarsi influenzare dalla propaganda di guerra degli imperialisti inglesi e francesi e dei loro servitori socialdemocratici, che presentano la guerra come una guerra per la libertà e contro il fascismo, noi dovevamo porre in luce in modo particolare le responsabilità particolari e dirette delle classi dirigenti e reazionarie dell'Inghilterra e della Francia, che hanno agito come provocatori e fautori di guerra...".
Ci voleva la fantasia di un tirapidiedi di Stalin, come il nostro Togliatti, per dipingere Hitler nelle vesti di un innocente agnellino proditoriamente aggredito da inglesi e francesi, provocatori e guerrafondai!
Le due invasioni
Il primo settembre 1939, la Germania senza dichiarare guerra attaccò la Polonia. Il 17 settembre, l'Armata Rossa senza dichiarazione di guerra invase i territori polacchi sino al fiume Bug, come stabilito dal patto scellerato. A fine settembre, Molotov annunciò soddisfatto: "La Polonia ha cessato di esistere", aggiungendo, utilizzando il lessico nazionalsocialista, che quel Paese altro non era se non "il bastardo di Versailles".
Nella Polonia occupata dai sovietici, entrò subito in azione la famigerata polizia segreta (Nkvd), che stilò dettagliati elenchi delle persone da deportare preventivamente: membri dei partiti nazionali, borghesi, menscevichi, anarchici, trotzkisti, funzionari di polizia, gendarmeria, guardie carcerarie, ufficiali bianchi, specie gli ufficiali del 1920, giudici dei tribunali militari polacchi e lituani, ex comunisti o espulsi dal Pc, stranieri, rappresentanti di ditte straniere, persone in contatto di lavoro all'estero, personale della Croce rossa, intellettuali non comunisti, preti, suore, iscritti ad associazioni religiose, aristocratici, proprietari terrieri, commercianti, industriali, imprenditori, etc. etc. Il delirio persecutorio giunse a far inserire nell'elenco delle persone pericolose i cultori dell'esperanto e gli appassionati di filatelia.
Dopo il 28 settembre, con l'accordo Stalin-Hitler sulla cosiddetta "frontiera della pace", il territorio polacco fu suddiviso in tre parti: l'Oriente annesso all'Unione sovietica; l'Occidente al Terzo Reich; la striscia tra Varsavia e Cracovia, chiamata Gubernia Generale, affidata al governatore tedesco Hans Frank, il quale prescelse come residenza il castello Wawel, storica sede dei re polacchi. Frank si rivelerà uno dei più bestiali criminali nazisti. L'indipendenza della Polonia era durata appena vent'anni. La cattività sotto il nazismo per quanto atroce - oltre sei milioni di morti - durò poco. Quella sotto il comunismo, tra fucilazioni, carcere, stato di polizia, miseria e fame, andò avanti per cinquanta interminabili anni. La Polonia rinascerà nel giugno del 1989
arturobandini- Compagno
- Numero di messaggi : 33
Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: ma il patto di non aggressione??
ha avuto quel che si meritava...
Non svegliare il can che dorme !
Non svegliare il can che dorme !
Gorbaciov_Infame- Compagno
- Numero di messaggi : 3
Età : 35
Localizzazione : Stalingrado 1941/1942
Data d'iscrizione : 14.11.07
Re: ma il patto di non aggressione??
grandissimo nickGorbaciov_Infame ha scritto:ha avuto quel che si meritava...
Non svegliare il can che dorme !
cmq si hitler ha commesso il suo errore più grande bluffando con i sovietici alla fine è stata la sua condanna
credendo di invadere un paese arretrato e indifeso che cosi pareva all'inizio, poi nella battaglia di stalingrado l'armata rossa comincia a bastonarli e da li una serie di sconfitte pesanti dei tedeschi uno dietro l'altra,
il sacrivicio di quella battaglia si dice milioni di morti da entrambe le parti tra cui un milione solo di eroi di soldati sovietici
stalingrado era ricoperda solo di cadaveri
a volgograd ex stalingrado cè un complesso di statue e mausoleo che ricordo gli eroi di stalingrado
Re: ma il patto di non aggressione??
un piccolo aneddoto su stalin quando Ribbentrop si recò al cremlino
praticamente gridò heil hitler davanti a stalin a tutti i presenti gli si gelò il sangue nelle vene
bè stalin fece un accenno di inchino e pacatamente rispose SIEG HEIL
praticamente gridò heil hitler davanti a stalin a tutti i presenti gli si gelò il sangue nelle vene
bè stalin fece un accenno di inchino e pacatamente rispose SIEG HEIL
Ultima modifica di il Mer Nov 14, 2007 5:56 pm - modificato 1 volta.
Re: ma il patto di non aggressione??
GENERALISSIMO ha scritto:grandissimo nickGorbaciov_Infame ha scritto:ha avuto quel che si meritava...
Non svegliare il can che dorme !
cmq si hitler ha commesso il suo errore più grande bluffando con i sovietici alla fine è stata la sua condanna
credendo di invadere un paese arretrato e indifeso che cosi pareva all'inizio, poi nella battaglia di stalingrado l'armata rossa comincia a bastonarli e da li una serie di sconfitte pesanti dei tedeschi uno dietro l'altra,
il sacrivicio di quella battaglia si dice milioni di morti da entrambe le parti tra cui un milione solo di eroi di soldati sovietici
stalingrado era ricoperda solo di cadaveri
a volgograd ex stalingrado cè un complesso di statue e mausoleo che ricordo gli eroi di stalingrado
commise lo stesso errore di napoleone, contro il generale inverno e con i pozzi di petrolio inaccessibili.... forse se nn avessere ritardato l' opeazione per aggiustare le cose in grecia... comunque io avrei lasciato stare l' inghilterra e mi sarei concentrato sulla russia... il progetto era quello di andare verso l' india, tedeschi e italiani da una parte e giappone dall' altra fino a ricongiungersi e spartirsi tutta l' asia...
arturobandini- Compagno
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Re: ma il patto di non aggressione??
arturobandini ha scritto:
commise lo stesso errore di napoleone, contro il generale inverno e con i pozzi di petrolio inaccessibili.... forse se nn avessere ritardato l' opeazione per aggiustare le cose in grecia... comunque io avrei lasciato stare l' inghilterra e mi sarei concentrato sulla russia... il progetto era quello di andare verso l' india, tedeschi e italiani da una parte e giappone dall' altra fino a ricongiungersi e spartirsi tutta l' asia...
si un errore fatale, cmq hitler anche per colpa dell'amico mussolini ha ritardato per dargli una mano in grecia che le stava prendendo anche li
cmq io non sono cosi sicuro che anche concentrandosi tutto sulla russia la avrebbe avuta vinta
il popolo russo muoiono come formiche ma non cedono
infatti poi stalin nel discorso di incoraggiamento alla popolazione fà appello alla vittoria sù napoleone chiama tutti fratelli e sorelle e addirittura si rivolge all'icona della madonna per salvarsi dai tedeschi
Re: ma il patto di non aggressione??
però è strano pensare come non ci fosse una vera motivazione logica alla scelta di invadere la russia... hitler era ossessionato dalla teoria dello spazio vitale ad est, che gli psicanalisti hanno interpretato come un tentativo di vendicare la madre maltrattata dal padre e poi morta di cancro, e da qui l' identificazione della madre con la madre patria di cui hitler diventava il delegato... anche l' odio per gli ebrei era dovuto al fatto che il dottore che non aveva saputo guarire la madre fosse ebreo... è strano che la storia sia decisa da cose simili
arturobandini- Compagno
- Numero di messaggi : 33
Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: ma il patto di non aggressione??
arturobandini ha scritto:però è strano pensare come non ci fosse una vera motivazione logica alla scelta di invadere la russia... hitler era ossessionato dalla teoria dello spazio vitale ad est, che gli psicanalisti hanno interpretato come un tentativo di vendicare la madre maltrattata dal padre e poi morta di cancro, e da qui l' identificazione della madre con la madre patria di cui hitler diventava il delegato... anche l' odio per gli ebrei era dovuto al fatto che il dottore che non aveva saputo guarire la madre fosse ebreo... è strano che la storia sia decisa da cose simili
non la sapevo questa
hitler era pieno di problemi mentali è un impresa andare a capire
Re: ma il patto di non aggressione??
anche stalin aveva i suoi problemi però
hai mai letto dei ghirigori di stalin? nn ricordo di preciso ma tempo fa lessi che passava un sacco di tempo a riempire quaderni con questi ghirigori e dice che era sintomo non so di quale disturbo
hai mai letto dei ghirigori di stalin? nn ricordo di preciso ma tempo fa lessi che passava un sacco di tempo a riempire quaderni con questi ghirigori e dice che era sintomo non so di quale disturbo
arturobandini- Compagno
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Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: ma il patto di non aggressione??
bè si ovvio che lui non era di certo sano di mentearturobandini ha scritto:anche stalin aveva i suoi problemi però
hai mai letto dei ghirigori di stalin? nn ricordo di preciso ma tempo fa lessi che passava un sacco di tempo a riempire quaderni con questi ghirigori e dice che era sintomo non so di quale disturbo
più che ghirigori avvolte firmava 500.000 condanne a morte
Re: ma il patto di non aggressione??
mi piacerebbe leggere un libro sulla sua psiche, su hitler e mussolini l' ho letti...
chissà se stalin era un erotomane, se ci teneva all' aspetto fisico, se amava il lusso
mussolini prendeva pure le sostanze per dimagrire e anche da vecchio si faceva vedere atletico, al mare, a cavallo, e per stupire la gente faceva gli scalini a due a due
chissà se stalin era un erotomane, se ci teneva all' aspetto fisico, se amava il lusso
mussolini prendeva pure le sostanze per dimagrire e anche da vecchio si faceva vedere atletico, al mare, a cavallo, e per stupire la gente faceva gli scalini a due a due
arturobandini- Compagno
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Re: ma il patto di non aggressione??
ma di sicuro non aveva problemi sessuali, insomma nella normaarturobandini ha scritto:mi piacerebbe leggere un libro sulla sua psiche, su hitler e mussolini l' ho letti...
chissà se stalin era un erotomane, se ci teneva alla prestanza fisica, se amava il lusso
si è sposato due volte ha avuto dei figli tra cui una femmina sua preferita si faceva dare ordini solo da lei
era un tipo al quanto rozzo sicuramente tipo in una cena corteggiava la moglie di un suo ufficiale buttandole pezzi di pane addosso
Re: ma il patto di non aggressione??
hitler invece alle cene siccome era convinto vegetariano si divertiva a disgustare gli ospiti dicendo
gradisce ancora un po' di cadavere di animale? vuole un po' di brodo di cadavere?
gradisce ancora un po' di cadavere di animale? vuole un po' di brodo di cadavere?
arturobandini- Compagno
- Numero di messaggi : 33
Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: ma il patto di non aggressione??
arturobandini ha scritto:hitler invece alle cene siccome era convinto vegetariano si divertiva a disgustare gli ospiti dicendo
gradisce ancora un po' di cadavere di animale? vuole un po' di brodo di cadavere?
che controsenso
ho sentito che chiedeva prestazioni assurde alle donne che incontrava un paio si sono suicidate da una notte d'amore con lui
voleva essere defecato addosso e sembra fosse anche vergine
Ultima modifica di il Mer Nov 14, 2007 6:59 pm - modificato 1 volta.
Re: ma il patto di non aggressione??
bè si sua nipote geli raubal si è suicidata perchè si era innamorata dello zio ma lui veniva solo se lei gli cacava addosso...
poi dice che fosse impotente per la famosa storia del caprone i suoi commilitoni che ne hanno prlato hanno fatto una brutta fine..
in pratica lui per scommessa sotto le armi pisciò nella bocca di un caprone e questo gli tirò un morso e hitler rimase senza una palla
inoltre mussolini era convinto che si mettesse il belletto alle guance
poi dice che fosse impotente per la famosa storia del caprone i suoi commilitoni che ne hanno prlato hanno fatto una brutta fine..
in pratica lui per scommessa sotto le armi pisciò nella bocca di un caprone e questo gli tirò un morso e hitler rimase senza una palla
inoltre mussolini era convinto che si mettesse il belletto alle guance
arturobandini- Compagno
- Numero di messaggi : 33
Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: ma il patto di non aggressione??
oltre sua nipote ricordo che un'altra si suicido addirittura il giorno dopo aver conosciuto hitlerarturobandini ha scritto:bè si sua nipote geli raubal si è suicidata perchè si era innamorata dello zio ma lui veniva solo se lei gli cacava addosso...
poi dice che fosse impotente per la famosa storia del caprone i suoi commilitoni che ne hanno prlato hanno fatto una brutta fine..
in pratica lui per scommessa sotto le armi pisciò nella bocca di un caprone e questo gli tirò un morso e hitler rimase senza una palla
inoltre mussolini era convinto che si mettesse il belletto alle guance
Re: ma il patto di non aggressione??
beato lui a me si limitano a ignorarmi
arturobandini- Compagno
- Numero di messaggi : 33
Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: ma il patto di non aggressione??
haha questa nn la sapevo...chissà che roba c'era all'epoca;in america si usava il dnp in piccole dosi in quegli anni.arturobandini ha scritto:mi piacerebbe leggere un libro sulla sua psiche, su hitler e mussolini l' ho letti...
chissà se stalin era un erotomane, se ci teneva all' aspetto fisico, se amava il lusso
mussolini prendeva pure le sostanze per dimagriree anche da vecchio si faceva vedere atletico, al mare, a cavallo, e per stupire la gente faceva gli scalini a due a due
tartufone- Admin
- Numero di messaggi : 22
Data d'iscrizione : 13.11.07
Re: ma il patto di non aggressione??
l' ho letto sul venerdi qualche mese fa... pare usasse anfetamine e si trasformava in poche settimane
arturobandini- Compagno
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Re: ma il patto di non aggressione??
si ma poi sò aveva una bella ulcera allo stomacoarturobandini ha scritto:l' ho letto sul venerdi qualche mese fa... pare usasse anfetamine e si trasformava in poche settimane
Re: ma il patto di non aggressione??
si e poi a salò hitler lo costrinse a farsi curare dal suo medico stregone il dottor zachariae, il tipico scienziato pazzo tedesco, e per colpa dei suoi intrugli finì che poteva mangiare solo brodo
arturobandini- Compagno
- Numero di messaggi : 33
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